Assunzioni nel Settore Pubblico

Quale ufficio si occupa della gestione dei Concorsi Pubblici?

la Direzione Generale della Funzione Pubblica

Come si fa ad essere assunti a tempo indeterminato nella Pubblica Amministrazione?
L'ammissione ad un rapporto di pubblico avviene secondo le modalità specificate dalla Legge 31 luglio 2009 n.107 "Concorsi ed altre forme di selezione" e dai successivi Decreto Delegato 2 agosto 2012 n.106 "Applicazione della Legge 31 luglio 2009 n.107 su concorsi e altre forme di selezione" e Decreto Delegato 30 gennaio 2020 n.16 "Modifica delle norme in materia di concorsi e selezioni".
Il testo coordinato delle norme in materia, può essere reperito sul sito
www.consigliograndeegenerale.sm, precisamente al link:
www.consigliograndeegenerale.sm/on-line/home/testicoordinati

Le forme di selezione previste dalla Legge sono:
Il concorso pubblico e il concorso interno, una terza tipologia di concorso è il corso concorso, e possono riguardare solo i profili di ruolo dei quali sia stato accertato il fabbisogno.
Altre forme di selezione possono essere adottate:
a. per il reclutamento dei dirigenti con contratto a termine;
b. per l’ammissione di laureati a corsi di formazione o a tirocini tecnico-professionali, ovvero a stage relativi a profili professionali attinenti l'attività della Pubblica Amministrazione;
c. per l’assunzione a tempo determinato di personale necessario alla realizzazione di progetti specifici, limitatamente alla conclusione del progetto.
Il concorso pubblico e il concorso interno possono essere: per esami, ivi compresa la prova pratica, per titoli, o per titoli ed esami. 

Come funziona un bando pubblico?
Il bando di concorso è formulato in conformità ai criteri di legalità, imparzialità ed efficienza dell’attività della Pubblica Amministrazione (art.14 Legge n. 59/1974 - Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei Principi Fondamentali dell’Ordinamento Sammarinese, riformata  dalla Leggen.36/2022).
Le procedure di selezione sono volte ad individuare con la maggior trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità possibili, il personale dotato dei requisiti professionali necessari all’Amministrazione per lo svolgimento dei compiti istituzionali di pertinenza, al fine di garantire l’andamento ottimale e l’efficienza delle unità organizzative che erogano i servizi alla cittadinanza e garantiscono il funzionamento degli organi istituzionali.
Il bando può prevedere l’obbligatorietà dell’utilizzo dei servizi elettronici di recapito certificato di cui ai Decreti Delegati 11 aprile 2016 n.46 e 26 luglio 2018 n.92 ai fini della trasmissione della domanda, delle comunicazioni e dei provvedimenti relativi al procedimento selettivo.

Quali sono le fasi di espletamento di un bando?
Le fasi di istruttoria del procedimento per l’emissione e l’espletamento di un bando sono riportate qui di seguito:
1) La Direzione Generale della Funzione Pubblica (in seguito abbreviata DGFP) richiede l’emissione di un bando e ne predispone il provvedimento;
2) Il Congresso di Stato delibera, se necessario, l’emissione del bando;
3) La DGFP pubblica il bando (ad valvas presso Palazzo Pubblico e sul sito Internet dello Stato www.gov.sm alla voce "Reclutamento Settore Pubblico".  Il termine per la presentazione delle domande non può essere inferiore a trenta giorni dalla data di pubblicazione del bando;
4) Il Congresso di Stato, su proposta della DGFP, nomina la Commissione Giudicatrice (entro 30 giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle domande);
5) L’Ufficio procedente della DGFP, si riunisce entro 15gg dalla data di scadenza per la presentazione delle domande ed espleta le fasi preliminari di verifica della ricevibilità e l’ammissibilità delle stesse, assumendo i conseguenti e motivati provvedimenti di ammissione, ammissione con prescrizione, ammissione con riserva o non ammissione dei candidati; le eventuali irregolarità sono sanabili ai sensi della normativa vigente entro il giorno lavorativo antecedente la data della prima prova del concorso o selezione; alle predette operazioni è consentita la partecipazione del Comitato Sindacale.
Entro 35 giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle domande la DGFP trasmette alla Commissione Giudicatrice l’elenco dei candidati ammessi; la Commissione Giudicatrice, entro i successivi dieci giorni dalla trasmissione dell’elenco, procede a fissare la data di svolgimento delle prove e a segnalare eventuali situazioni di incompatibilità. Il calendario delle prove è comunicato tempestivamente ai candidati; in questa fase entro 7gg prima dell’inizio delle prove concorsuali, può essere esaminata l’eventuale presentazione di istanza di ricusazione dei commissari ritenuti incompatibili che si conclude con l’ammissione o il rigetto della ricusazione;
6)La Commissione giudicatrice di concorso è nominata dal Congresso di Stato entro il trentesimo giorno successivo alla scadenza del termine di presentazione delle domande. La Commissione è composta da almeno 3 commissari. Entro 30gg dalla nomina della Commissione Giudicatrice iniziano le operazioni di concorso. I candidati ammessi al concorso sono convocati alla prova scritta o alla prova pratica, non meno di 10 giorni prima della data fissata per il suo svolgimento e alla prova orale, non meno di venti giorni prima della data fissata per il suo svolgimento.
7) La Commissione valuta l’esito delle prove e stila una graduatoria;
8) Il Congresso di Stato adotta la graduatoria finale entro 30 gg dal ricevimento degli atti;
9) Gli atti vengono trasmessi al Tribunale per il controllo di legittimità;
10) Il Dipartimento Funzione Pubblica rende pubblica la graduatoria finale e notifica gli esiti ai candidati;la graduatoria vale per due anni;
11) Il Dipartimento Funzione Pubblica emana il provvedimento di nomina del vincitore;
12) Il Candidato, entro 30gg dalla comunicazione di nomina prima di entrare in servizio, deposita presso l'Ufficio Gestione Personale PA oppure presso gli uffici preposti alla gestione del personale nel Settore Pubblico Allargato (Enti ed Aziende) documenti o dichiarazione sostitutiva comprovante l'assenza di incompatibilità con il pubblico impiego ed il rispetto dell'obbligo di residenza in territorio;
13)Il Candidato, entro 60 giorni dalla nomina ai sensi dell'art.21, comma 1 Legge 107/2009, così come modificato dall’articolo 4 del Decreto Delegato n.16/2020, prende servizio presso UO di prima assegnazione ed espleta il periodo di prova che dura 6 mesi, eventualmente prorogabili ai sensi dell’idoneità dei candidati a ricoprire il profilo di ruolo ricercato e previsto nel bando senza indicazione dell’Unità Organizzativa di assegnazione, la valutazione del periodo di prova verterà anche sul livello di conoscenza acquisto dal dipendente con riferimento alla normativa afferente all’Unità Organizzativa di prima assegnazione;
14) Il Dirigente della U.O. fa una relazione con valutazione del periodo di prova;
15) Il Direttore RUO convalida la relazione;
16) La Commissione Consultiva sul Pubblico Impiego prende atto della relazione del Dirigente;
17) L’Ufficio Gestione del Personale PA o gli uffici preposti alla gestione del personale nel Settore Pubblico Allargato (Enti ed Aziende) emanano il provvedimento di inquadramento;
18) Il Congresso di Stato prende atto del provvedimento di inquadramento e del superamento del periodo di prova;

Dove vengono pubblicati i bandi?
Il Decreto Delegato n.106/2012 (TIT. II – Procedure e prove -CAPO I- Bando di concorso - Art. 3)stabilisce che i bandi di concorso siano pubblicati a cura del Dipartimento della Funzione Pubblica con l’affissione nell’albo del Palazzo Pubblico e con la pubblicazione on line sul sito dell’Amministrazione (www.gov.sm).
Della pubblicazione del  bando è data tempestivamente la più ampia diffusione anche mediante l’affissione negli albi degli uffici pubblici e in qualsiasi altra forma eventualmente ritenuta opportuna.
Del bando è data comunicazione anche alle Organizzazioni Sindacali giuridicamente riconosciute almeno trenta giorni prima della data di scadenza del termine di presentazione delle domande.

Esiste un “alert” per le nuove pubblicazioni?
Oltre alle tradizionali forme comunicative, la Direzione Generale della Funzione Pubblica immette sulla propria pagina Facebook notizie e collegamenti a nuovi bandi emessi.
 

Bisogna candidarsi tramite l’ufficio del lavoro?
Al Centro di Formazione Professionale – Ufficio Politiche Attive del Lavoro ci si rivolge per l'iscrizione alle pubbliche graduatorie da cui si verrà chiamati per incarichi temporanei.
Per quanto riguarda le assunzioni a tempo indeterminato, ogni Bando precisa quale sia l’Ufficio a cui devono pervenire le domande di ammissione. Di norma tale Ufficio è la Direzione Generale della Funzione Pubblica, ma in alcuni bandi sono individuati altri uffici preposti ad accogliere le domande e ad espletare le pratiche di registrazione delle stesse, in particolare quando i bandi sono emessi da tali enti e riguardano specifici settori.

C’è un ufficio che affianca il cittadino per la parte burocratica?
I bandi sono molto dettagliati nel descrivere i criteri e i requisiti richiesti per la partecipazione, le modalità di compilazione delle domande e i termini per la loro presentazione, i documenti da allegare, le funzioni e l’operatività della Commissione valutatrice, la tempistica delle varie fasi del concorso, le prove alle quali saranno sottoposti i candidati,  le modalità di calcolo dei punteggi e quant’altro sia utile agli interessati. E’ da notare che la presa in visione del bando è uno dei requisiti richiesti per la partecipazione, in quanto contiene al completo tutte le informazioni che consentano una partecipazione corretta e consapevole alla procedura di concorso.
La DGFP ha predisposto dei modelli di domanda che i candidati possono utilizzare quale base di riferimento, pubblicati sul sito internet www.gov.sm alla voce "Modulistica per concorsi e selezioni".
In ogni caso, la Segreteria della DGFP o degli altri Uffici eventualmente specificati per la gestione di particolari bandi di concorso, è sempre disponibile a rispondere a possibili quesiti degli interessati, ferme restando le competenze della Commissione Giudicatrice, privilegiando la comunicazione attraverso e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica info.direzionegeneralefunzionepubblica@pa.sm

Qualora l’Amministrazione privilegi per la trasmissione della domanda di un Bando i servizi elettronici di recapito certificato, quale format utilizza?
La DGFP già nei Bandi di concorso pubblico emessi nel corso del 2020 ha identificato quale sistema esclusivo di trasmissione della domanda di ammissione al concorso pubblico, il sistema tNoticeadottato dall’Amministrazione Pubblica della Repubblica di San Marino.
La domanda di ammissione pertanto sarà validamente presentata esclusivamente attraverso il servizio elettronico di recapito certificato qualificato tNotice gestito da Poste San Marino S.p.a. - ed accessibile al seguente indirizzo web: https://tNotice.pa.sm
Per l’utilizzo del sistema tNotice adottato dall’Amministrazione Pubblica Sammarinese è necessaria la preventiva registrazione del domicilio digitale rigorosamente associato al candidato (tramite dati ed e-mail personali) nel Registro Pubblico dei domicili digitali.
La Registrazione può essere effettuata presso uno qualunque degli sportelli postali di San Marino, muniti di documento di identità valido, oppure attraverso l’accesso allo sportello virtuale dell’Amministrazione Pubblica RDD--Registro Digitale, al seguente indirizzo web: https://re.pa.sm/rdd- esclusivamente se muniti di certificato di firma elettronica qualificata (firma digitale) valido nei Paesi UE.
Il pagamento per la raccomandata digitale può essere effettuato attraverso l’acquisto di Carnet di 10 tickets presso tutti gli sportelli postali di Poste San Marino S.p.a. oppure attraverso “TicketstNotice” on-line (per l’accesso è necessaria la registrazione utente nella apposita sezione Area Clienti utilizzando lo stesso indirizzo e-mail indicato in sede di elezione del domicilio digitale).
Sul sito di Poste San Marino www.poste.sm è accessibile la “Guida al servizio tNotice” e il Manuale utente.

Le graduatorie hanno un limite di tempo per la pubblicazione?
Le norme non prevedono termini perentori per la pubblicazione, tuttavia le graduatorie scaturite dai concorsi vengono pubblicate generalmente entro 20 giorni dal loro completamento.

Le graduatorie tengono conto del nucleo familiare, del reddito, del titolo di studio e di altri elementi?
La definizione degli elementi considerati ai fini dell’attribuzione dei punteggi che determinano le graduatorie finali è fissata dal Decreto Delegato n.106/2012 e dalle modifiche successive sopra menzionate. Oltre ai titoli di studio specificamente richiesti, alle esperienze, a eventuali titoli aggiuntivi e pertinenti, alla valutazione di altri requisiti eventualmente richiesti (competenze linguistiche, informatiche, ecc. e competenze attitudinali), la  Legge 31 luglio 2009 n.107 all’art.18 fissa alcuni Criteri di precedenza da applicare nel caso in cui nella graduatoria vi siano candidati con medesimo punteggio.
Nell’ordine sono:
a. condizione di capofamiglia con persona a carico per cui si dimostri di avere titolo alla corresponsione degli assegni familiari;
b. stato di invalidità non inferiore al 25% documentato da certificazione della Commissione Medica prevista dalla normativa vigente, fatta salva l’idoneità a ricoprire il posto messo a concorso;
c. anzianità di servizio nella Pubblica Amministrazione;
d. anzianità anagrafica.  

E’ vero che vincono sempre quelli raccomandati? In che modo si garantisce la meritocrazia? 
Il rispetto delle leggi vigenti è lo strumento attraverso cui l'Amministrazione Pubblica garantisce i cittadini circa la tutela dei loro diritti. La legge precisa con molta esattezza le finalità e le modalità con cui la PA può effettuare reclutamenti di personale. La griglia di criteri per l’espletamento di un Bando di concorso è molto rigida e puntuale. Oltre a ciò è prevista una minuziosa disciplina che riguarda il funzionamento delle Commissioni Giudicatrici (v. Legge 31 luglio 2009 n.107 - Tit  II-Le procedure dell’Albo dei requisiti dei Commissari delle Commissioni Giudicatrici di concorsi pubblici ed interni.
Quanto alla meritocrazia, è garantita dal sistema di valutazione adottato e dal possesso documentato da parte dei candidati dei requisiti richiesti da ogni singolo bando finalizzato alla copertura di precisi profilo di ruolo, quali, ad esempio,  il possesso di uno o più titoli di studio, l’abilitazione professionale, l’aver acquisito una formazione professionale specialistica o l’aver maturato specifiche esperienze lavorative e dal superamento di prove, che possono essere di natura orale, scritta o pratica, volte ad appurare la sussistenza di tre specifiche aree di competenza:
1- Conoscenze generali e di cultura generale, adeguate e orientate al profilo di ruolo da ricoprire;
2- Preparazione professionale e competenze tecniche specifiche per lo svolgimento delle funzioni proprie del profilo di ruolo ricercato e della specifica Unità Organizzativa prevista dal Bando;
3- Attitudine allo svolgimento della prestazione lavorativa e possesso di competenze trasversali, intese come capacità di trasformare un sapere teorico o di natura tecnica in una prestazione lavorativa efficace, con il collegamento delle competenze possedute anche provenienti da diversificati ambiti disciplinari, tenuto conto delle funzioni proprie del profilo di ruolo da ricoprire.
Anche tali qualità vengono appurate tramite modalità codificate e consolidate.
A ulteriore e massima tutela di chi intende partecipare alle selezioni l’amministrazione garantisce la possibilità di impugnare il bando e pertanto la facoltà di fare valere l'eventuale illegittimità derivata dagli atti del procedimento.
Ai candidati non ammessi al concorso per carenza dei titoli e requisiti richiesti o a causa di vizi non sanabili della domanda viene data tempestiva comunicazione con l'indicazione del motivo di esclusione avverso la quale è possibile fare ricorso ai sensi della Legge 28 giugno 1989 n.68 e secondo i termini di cui all’articolo 25 del Decreto Delegato n.16/2020 che prevede come il bando di concorso, i provvedimenti di esclusione e la graduatoria finale divenuta efficace possano essere impugnati dinnanzi al Tribunale nel termine perentorio di trenta giorni e come l’impugnazione in sede giurisdizionale di bando di concorso sia ammessa unicamente laddove lo stesso sia suscettibile di assicurare immediato pregiudizio. Il termine di trenta giorni decorre per il bando di concorso, dalla pubblicazione all'albo del Palazzo Pubblico; per i provvedimenti di esclusione e la graduatoria finale, dalla loro comunicazione ai soggetti interessati.

Oltre ai bandi c'è un altro modo per far conoscere alla PA la propria disponibilità a lavorare?
La Pubblica Amministrazione, nel rispetto dei principi di trasparenza e pari opportunità, ai fini dell’assunzione, privilegia lo strumento della selezione, tramite appunto i bandi di concorso o selezione, con procedure vincolate dalla legge; al di fuori di questo procedimento non è prevista la consegna di curriculum o altre manifestazioni di interesse.
Vedi di seguito le altre modalità di accesso alla PA.

A cosa serve la formazione preventiva?
La formazione preventiva di cui all’articolo 67 della Legge n.188/2011 è propedeutica all’accesso a posizioni di pubblico impiego temporaneamente vacanti per assenza del titolare del Settore Pubblico Allargato.
La DGFP periodicamente predispone e attiva un corso propedeutico all’assunzione  secondo le esigenze dell’Amministrazione. Le necessità in termini di risorse umane sono definite da un documento di programmazione: il Piano annuale delle assunzioni, che tiene conto del Fabbisogno Generale del Settore Pubblico Allargato.
Al termine del corso viene rilasciata l’attestazione di idoneità.
Chi non è possesso dell’attestazione di idoneità rilasciata in esito alla formazione preventiva, accede alle posizioni di pubblico impiego in via subordinata rispetto a coloro che abbiano conseguito la suddetta idoneità.
Tale idoneità non è necessaria per i soggetti che abbiano superato periodi di prova alla dipendenze dell’Amministrazione.

Oltre ai bandi di concorso c'è un altro modo per accedere alla PA con rapporto di lavoro a tempo indeterminato?
L’assunzione a tempo indeterminato di personale su PDR sino al terzo grado di cui all’Allegato A al Decreto Delegato n.67/2016 per la copertura dei quali sia previsto, quale titolo di studio, "assolvimento dell’obbligo scolastico in relazione all’età scolare", avviene direttamente dalle pubbliche graduatorie. Resta fermo, ai fini dell’assunzione, il possesso di idoneità in esito a corso professionale specifico (ove previsto dalle norme relative al PDR oggetto di copertura), nonché il possesso di idoneità in esito a corso di formazione preventiva. Resta fermo ai fini dell’inquadramento del suddetto personale, il superamento del periodo di prova di sei mesi. (Modalità attiva da dopo il II Fabbisogno)

Esistono altre possibilità di accesso temporaneo alla PA?
Per accedere alle posizioni di pubblico impiego temporaneamente vacanti per assenza del titolare, attraverso incarichi temporanei o sostituzioni è necessaria l'iscrizione alle pubbliche graduatorie presso il CFP - Ufficio Politiche Attive del Lavoro.
Premesso che in linea generale non sono previste sostituzioni delle posizioni di pubblico impiego per le assenze ordinarie, va comunque rilevato che in particolare con riferimento ai settori per i quali sia indispensabile garantire la continuità del servizio erogato e comunque di primaria importanza (i così detti servizi essenziali), è consentita l'attivazione immediata di sostituzioni ed incarichi esterni temporanei esclusivamente su posizioni preventivamente autorizzate e qualora non sia possibile sopperire con le risorse umane disponibili. 
L’Amministrazione può avanzare richieste di attivazione di incarichi temporanei/sostituzioni su posizioni già previste in assenza del titolare, solo qualora l’assenza sia superiore a 30 giorni e comunque inferiore a 3 anni e sia stata valutata l’impossibilità di sopperire con le risorse umane disponibili. Può altresì avanzare richieste di attivazione di incarichi temporanei su nuove posizioni in assenza di figure professionali indispensabili per garantire l’attività o i progetti di una determinata UO o articolazione (integrazione temporanea). La copertura temporanea perdura sino al rientro del titolare o sino al termine del progetto.
Può altresì avanzare richieste di attivazione di incarichi temporanei qualora vi sia l'esigenza di integrare il fabbisogno in corso di validità, giustificata da adempimenti previsti da leggi speciali e dall’incremento delle funzioni di UO ed articolazioni.
In questo caso l’incarico perdura sino alla conclusione del procedimento di copertura definitiva (concorso o selezione) e comunque per una durata non superiore al periodo di validità  del Piano delle assunzioni annuale, decorso il quale il provvedimento perde di efficacia.